Chi lo ha detto che l’agente di commercio deve solamente vendere bene un prodotto? Mai come in questi ultimi anni, dove tanti sono i cambiamenti radicali anche a livello commerciale, questa affermazione viene messa in discussione.
“L’approccio oggi è molto più tecnico e deve esserlo necessariamente” ci racconta Luca Falleri, 42 anni residente a Ferrara, agente di commercio da 15 anni nel settore del packaging. Dopo una laurea in Economia, negli anni ha “ereditato” dalla madre un ruolo determinante in un settore dalle non poche problematiche.
“Principalmente lavoro per le grandi aziende che abbisognano di imballaggio plastico. Spesso sono metrature ed imballi su misura perciò è necessario conoscere i macchinari dal punto di vista tecnico, per poter proporre la soluzione più adatta all’esigenza singola del cliente. La personalizzazione di un prodotto è la parte che richiede più scrupolosità ed attenzione”.
Ancora materiale indispensabile per tantissime aziende, la plastica viene però messa sotto esame dall’opinione pubblica che punto il dito in quanto elemento inquinante.
“L’argomento è spinoso ma c’è ancora molta disinformazione. L’impressione è che il materiale plastico sia la sola causa dell’inquinamento globale, ma non mi sento di supportare queste argomentazioni. L’ inquinamento è dovuto ai comportamenti scorretti da parte dell’uomo e alla sua mancanza di senso civico, molto più marginalmente è imputabile alla plastica della quale se ne sottovalutano le caratteristiche e gli impieghi che la contraddistinguono come un materiale assolutamente rivoluzionario”.