Dal 1997 si occupa di attrezzature per sala operatoria e diagnostica, macinando chilometri per tutta la regione Emilia Romagna: lui è Davide Galletti, 54 anni residente a Ferrara.
“Lavoro esclusivamente con ospedali e cliniche private – racconta – e propongo e vendo sia l’attrezzatura idonea che l’assistenza sui macchinari stessi. Commercio e trattative sono però notevolmente cambiati in questi venti anni anche se stiamo parlando di un settore, quello sanitario, che non risente apparentemente di troppe fluttuazioni economiche”.
Strumentario chirurgico tradizionale, specialistico, microchirurgico o strumenti motorizzati per ortopedia, neurochirurgia e odontoiatria che siano, necessitano non solo di una garanzia assoluta ma anche di rientrare in budget sempre più ridotti.
“Sono cambiati gli approcci e i rapporti personali con il cliente finale. All’inizio della mia carriera mi rapportavo sempre con il capo sala di turno, referenti specifici che poi sarebbero stati gli utilizzatori delle attrezzature vendute. Ora è tutto più formalizzato ed il medico è sostituito da tecnici ed ingegneri che ne valutano il rapporto qualità/prezzo”.
Uffici tecnici che si occupano di tutto, e tramite bandi e contratti acquistano beni o servizi utili.
“Questo vale sia per i grandi ospedali che per le cliniche private, anche minori, perchè spesso fanno parte di gruppi più ampi che seguono le procedure di acquisto standard secondo le quali, la qualità, che deve essere comunque sempre garantita, viene messa in relazione ai costi, con margini di guadagno sempre più risicati”.